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Roma, 29 Settembre 2001
 
 
 








ALLA SCUOLA NORMALE DI PISA


























FERMI IN ITALIA FINO AL '38

ALLA SCUOLA NORMALE DI PISA
A 17 anni anticipa la maturità saltando la terza liceo e si iscrive a Fisica: il suo tema di ammissione alla Scuola Normale Superiore di Pisa è già un capolavoro che attira l'attenzione dei professori della commissione. Durante gli anni universitari il brillante studente precede i corsi studiando da solo le nuove teorie della fisica quali la meccanica analitica e statistica, la teoria elettronica della materia, l'irraggiamento del corpo nero, la teoria dei gas; a soli 19 anni viene invitato dai professori ad illustrare gli sviluppi della meccanica quantistica e della relatività.
Alla Normale conosce Nello Carrara e Franco Rasetti con il quale instaura una grande amicizia e che diventerà uno dei suoi principali collaboratori: insieme vanno a teatro, nei caffè, in montagna e si divertono a fare scherzi, come quando fanno esplodere una bomba puzzolente durante un importante cerimonia accademica, rischiando di essere espulsi dalla Scuola. Fermi è comunque dell'idea che esista un tempo per ogni cosa e quando studia è molto serio, puntuale, metodico; nella sua camera si trovano infatti pochi oggetti essenziali, ordinati, fra i quali una scrivania, una libreria e una poltrona dove pensare, riflettere… qui elabora le sue prime teorie pubblicando sei lavori sulla relatività e due sui raggi X; da ricordare in particolare un articolo pubblicato dall'Accademia dei Lincei in cui introduce un sistema di coordinate dette in seguito "Coordinate di Fermi".
Nel Luglio del 1922 si laurea in fisica "cum laude" discutendo una tesi che è costituita, come lui stesso afferma, da "introduzione con cenno storico e riassunto dello stato attuale della questione; parte teorica consistente in alcuni studii sopra il potere risolutivo nella riflessione sopra cristalli molto sottili in luce curva e nello studio completo dell'effetto dei moti termici sulla riflessione dei raggi X; parte sperimentale, consistente nell'ottenere, per mezzo di riflessione sopra lamina di mica curva, delle fotografie dell'anticatodo alla Lockyer".




1922 - Fermi, Carrara, Rasetti sulle Alpi Apuane